Il Profilo di funzionamento, introdotto dal Decr.Legislativo n. 66/2017, verrà a sostituire la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale ed avrà il compito di definire le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica.
Il D.lgs. n. 66 del 13.04.2017 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità” ha dettato nuove norme in materia di inclusione degli studenti con disabilità certificata, promuovendo la partecipazione della famiglia e delle associazioni di riferimento, quali interlocutori privilegiati dei processi di inclusione scolastica e sociale.
Tra le novità di tale provvedimento la redazione di un nuovo documento, il Profilo di funzionamento, che verrà a sostituire la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale a partire dal prossimo primo Gennaio.
Il Profilo di funzionamento è un documento propedeutico alla redazione del Piano Educativo Individuale che viene redatto dopo l’accertamento della disabilità definendo le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica.Viene redatto dall’Unità di valutazione multidisciplinare (UVMD), cui i genitori avranno avuto cura di inviare l’accertamento dell’handicap.
La UVMD è composta da:
a) un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona;
b) uno specialista in neuropsichiatria infantile;
c) un terapista della riabilitazione;
d) un assistente sociale o un rappresentante dell’Ente locale di competenza che ha in carico il soggetto.
Come già evidenziato, alla redazione del Profilo di funzionamento collaboreranno anche i genitori dell’alunno e un rappresentante dell’amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata dal soggetto interessato.
Il profilo di funzionamento va aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia fermo restando che potrò, anzi dovrà, essere aggiornato in caso di nuove condizioni di funzionamento della persona con disabilità.
I criteri, i contenuti e le modalità di redazione del Profilo di funzionamento saranno indicati in apposite Linee Guida, da adottare tramite un decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Miur, con i Ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’Economia e delle Finanze, per gli affari regionali e le autonomie e sentito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica.