
Un provvedimento importante per dare piena dignità alle persone con disabilità.
Come noto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, (meglio noto come Riforma Madia sulla pubblica amministrazione) ha introdotto una serie di misure aventi l’obiettivo di “incoraggiare e incrementare l’impiego di lavoratori con disabilità nella pubblica amministrazione”.
Punto importante di tale riforma è, senza alcun dubbio, l’aver previsto la costituzione della Consulta nazionale per l’integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità.
Nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 3 Aprile, finalmente è stata comunicata la costituzione formale di tale Consulta.
L’organo è composto da 12 membri: quattro ministeri (del Lavoro, della Salute, delle Pari opportunità della Funzione pubblica), Inail, Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), un rappresentante delle Regioni e uno dei Comuni, due esponenti sindacali e due rappresentanti delle “delle associazioni del mondo della disabilità” quali Fand e Fish.
Primo compito di tale Consulta sarà l’elaborazione dei piani, programmi e linee di indirizzo per ottemperare agli obblighi previsti dalla legge 68/1999 e l’effettuazione del monitoraggio sul rispetto degli obblighi di comunicazione cui sono tenute le Pubbliche Amministrazioni.
Importante sarà, però, anche il ruolo propositore di iniziative e misure innovative finalizzate al miglioramento dei livelli di occupazione e alla valorizzazione delle capacità e delle competenze dei lavoratori con disabilità.
Non possiamo che accogliere positivamente tale notizia in quanto rispettosa dei principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità volti ad includere le persone con disabilità in tutti i campi della vita pubblica senza creare servizi o spazi “a parte”.