Oss e somministrazione dei farmaci. Il Ministero della Salute fa chiarezza.

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In che ambito gli Operatori socio sanitari possono operare senza essere accusati di esercizio abusivo della professione? Il Ministero della Salute ha chiarito come i ruoli dell’infermiere e dell’oss non possano essere confusi e che la somministrazione dei farmaci non rientra tout court tra le competenze dell’oss.


La sanità è caratterizzata da una ormai cronica carenza di personale. La necessità di far quadrare i conti porta, spesso, a confondere due figure che, è importante evidenziarlo, non sono assolutamente fungibili.

Ci riferiamo all’Infermiere e all’Operatore Socio Sanitario (Oss).

Si pensi, in primo luogo al percorso formativo: l’infermiere ha un percorso Universitario, mentre l’Oss consegue un attestato di qualifica dopo un corso Regionale di 10000 di cui 550 di tirocinio.

La figura dell’infermiere è figlia di Decreti ministeriali e di Leggi, l’Oss è istituito da una Conferenza Stato/Regioni.

Quella dell’infermiere è una professione autonoma, responsabile dell’assistenza infermieristica, ed intellettuale con obbligo di iscrizione all’albo.

L’Oss è una figura ausiliaria, nasce ed è, di Supporto all’assistenza

L’infermiere è Responsabile dell’Assistenza Infermieristica, identifica i bisogni e pianifica e gestisce l’intervento assistenziale infermieristico.

Nello svolgimento di tale attività, l’Infermiere si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto quale, appunto, l’Oss.

Nell’avvalersi del personale di supporto, essendo l’Infermiere titolare delle facoltà decisionali in merito, attribuisce i compiti ovviamente rientranti nelle competenze di quell’operatore.

E la somministrazione di farmaci rientra tra le competenze dell’Oss?

Per cercare di fare chiarezza, lo scorso 10 Luglio è stata presentata un’interrogazione al Ministro della Salute.

In questa interrogazione veniva segnalato che un’azienda sanitaria della Regione Friuli aveva adottato un protocollo in base al quale “le prescrizioni terapeutiche potevano essere eseguite dagli OSS con formazione complementare. In realtà per alcuni farmaci medicinali (come antipsicotici, anticoagulanti, ecc.) somministrati dagli OSS, la prescrizione prevedeva di darli al paziente, fuori dal protocollo., e questa è una funzione che può essere eseguita solo da un operatore con la qualifica di infermiere”.

Il Mistero della Salute, ha risposto evidenziando come tra le competenze ascrivibili agli Oss non vi sia prevista la somministrazione della terapia farmacologica al paziente, potendo tale operatore soltanto “aiutare – in sostituzione e appoggio dei famigliari e su indicazione del Personale preposto – per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso”.

Con riferimento, invece, alla figura dell’Oss con una formazione complementare in assistenza sanitaria (di cui all’Accordo Stato/Regioni del 16 Gennaio 2003) si prevede che questo sia “in grado di eseguire la somministrazione, per via naturale, della terapia prescritta, conformemente alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione”.

La sua formazione e le sue competenze pongono l’Oss “nella categoria dell’Operatore di interesse sanitario  in quanto tale non assimilabile alle professioni sanitarie, che conseguono un’abilitazione all’esercizio professionale all’esito di un corso triennale universitario”.

Le funzioni dell’Oss, prosegue il Ministero, “non possono confondersi con quelli della professione sanitaria di Infermiere, che in qualità di responsabile dell’assistenza generale deve sovrintendere in ogni caso alle attività dell’Operatore Socio Sanitario e dell’Operatore Socio Sanitario con formazione complementare”. Il Ministero, infine, ha evidenziato come, nell’ambito dell’Ordinamento Costituzionale, resti affidato alle Regioni “il compito di assicurare che in ciascuna realtà organizzativa venga data piena attuazione al quadro normativo di riferimento sopra descritto“.

La conclusione cui possiamo arrivare è che gli Oss con formazione complementare potranno somministrare i farmaci, solo per via naturale, solo ed esclusivamente nelle regioni dove ciò è permesso  e solo sotto la supervisione dell’Infermiere.

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