Non autosufficienza, prorogato al 30 Giugno 2019 il Bando Inps Long Therm Care.

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Prorogato al 30 Giugno del prossimo anno il bando con cui l’Inps riconosce contributi a copertura totale o parziale del costo sostenuto da soggetti con patologie che richiedono cure di lungo periodo e il ricovero nelle RSA o in strutture specializzate.


È notizia di questi giorni la proroga della scadenza da parte dell’Inps del bando di concorso Long Therm Care.

La nuova scadenza è prevista per il 30 giugno 2019.

Il Long Therm Care è un importante progetto con cui l’Inps intende rafforzare il sistema del welfare integrando gli interventi pubblici destinati alle persone non autosufficienti.

È, come detto,  un vero e proprio bando di concorso con cui l’INPS  riconosce contributi a copertura totale o parziale del costo sostenuto da soggetti con patologie che richiedono cure di lungo periodo e il ricovero nelle Residenze Sanitarie Assistenziali o in strutture specializzate.

I contributi in esame possono essere richiesti da:

  • dipendenti e pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e/o i loro coniugi e figli conviventi o orfani, non autosufficienti;
  • pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici, il coniuge e i familiari di primo grado conviventi o orfani del titolare della prestazione;
  • dipendenti e pensionati della Gestione Fondo IPOST, il coniuge e i familiari di primo grado conviventi o orfani del titolare della prestazione.

Nella domanda, che deve essere inviata esclusivamente per via telematica, deve essere esplicitamente indicato se il beneficiario è ricoverato presso una RSA o strutture analoghe; in tal caso dovrà essere specificata una eventuale presa in carico da parte del SSN o se vi siano enti o istituti pubblici (o privati) che concorrono al pagamento della retta per il ricovero nelle strutture: in tutti questi casi il contributo del bando Long Therm Care coprirà unicamente la parte della retta a carico del beneficiario.

All’invio della domanda si deve essere in possesso dell’Isee sociosanitario uso residenziale in corso di validità.

Purtroppo, il limite di seicento beneficiari appare esiguo rispetto alla domanda potenziale che tale misura potrebbe soddisfare.

Sono almeno un milione, infatti, i malati cronici non autosufficienti in Italia, quasi il 2% della popolazione.

Di questi, circa la metà sono affetti da demenza senile o morbo di Alzheimer.

Si pensi che nella Regione Veneto, gli over 65 sono passati da 827.410 del 2002 (18,27% della popolazione) al 1.096.055 (22,40%) nel 2017.

In valore assoluto a distanza di 15 anni sono presenti in Veneto 268.645 over 65 in più.

A questo si aggiunga il fatto che il rapporto tra persone adulte e anziani, a causa del calo demografico, si dimezzerà nel 2050 con minori possibilità per i nostri figli di fornire cure intergenerazionali.

Diviene, quindi, di sempre maggior costante attualità e pressante urgenza il reperimento di misure ed interventi volti a favorire l’assistenza della persona con difficoltà legate all’età: anche in ambito familiare.

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