Indennità di frequenza, spetta anche per l’asilo nido.

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La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 467 del 20.11.2002, ha ritenuto costituzionalmente illegittima la non previsione del fatto che l’indennità mensile di frequenza possa essere concessa anche ai minori che frequentano l’asilo nido. E questo perché il servizio fornito dall’asilo nido non si riduce ad una funzione di sostegno alle famiglie nella cura dei figli ma comprende anche finalità formative e di educazione.


Abbiamo già avuto modo di occuparci dell’indennità di frequenza.

Come si ricorderà questo istituto, introdotto dalla Legge 11 ottobre 1990, n. 289, viene concesso al “minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età” oppure “al minore con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore“.

La concessione di tale misura di provvidenza è subordinata alla frequenza continua o anche periodica di centri ambulatoriali o di centri diurni, anche di tipo semiresidenziale, pubblici o privati, purché operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap” oppure che “frequentano scuole, pubbliche o private, di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola materna, nonché centri di formazione o di addestramento professionale finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti stessi.

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 467 del 20.11.2002, ha ritenuto costituzionalmente illegittimo il terzo comma dell’articolo 3 dalla Legge 11 ottobre 1990, n. 289 nella parte in cui non prevede che l’indennità mensile di frequenza possa essere concessa anche ai minori che frequentano l’asilo nido.

E questo perché il servizio fornito dall’asilo nido non si riduce ad una funzione di sostegno alle famiglie nella cura dei figli ma comprende anche finalità formative e di educazione confermate a livello normativo dall’art. 70 della Legge b. 448/2001 che riconosce gli asili nido come “strutture volte a garantire la formazione e la socializzazione dei bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni ed a sostenere le famiglie e i genitori”.

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